3/11/1925 SULMONA 25/8/2014

Ha intrapreso l’ultimo viaggio, forse il più lieve.
Arruolato il 9/9/43, per la ferma di mare della classe 1925 nel Dipartimento Marittimo di Ancona, in attesa di avviamento alle armi, entrava il 3/11/'44 nel ranghi dei “Patrioti della Maiella”. Un primo giuramento, secondo il rito della Brigata, poi dalle Marche a Bologna, in otto lunghi mesi di marce forzate, fra il fango, la neve e le dure leggi della guerra. Faceva parte, fino al congedo (31/7/’45), della Compagnia Specialisti - Plotone Genio, Matr. 1491.
 

Il 29/11/’46 entrava fra i ranghi della Marina presso il “Maridepo” di Venezia e successivamente, dal 31/3/’47 sull’incrociatore “Garibaldi”, a bordo del quale prestava giuramento e rimaneva fino al 31/7/’48 (data di congedo). Si completavano così i 28 mesi di ferma obbligatoria.
Tornato alla vita civile, la ricerca di un lavoro e finalmente, negli anni cinquanta, l’agognato ingaggio (in prova) nelle Ferrovie dello Stato e il successivo passaggio (previa Promessa Solenne), nel personale di ruolo, il 18 settembre 1956.
Nel personale di macchina, si cominciava con l’impalare carbone e spargendo olio sui punti d’attrito delle locomotive, prima di avere l’onore di diventare macchinisti. Poi venivano le automotrici termiche (sorta di littorine) perennemente puzzolenti di nafta e di combustibile mal combusto. Si partiva con la borsona o la valigia, equipaggiati di biancheria di ricambio, viveri, pubblicazioni di servizio e, per i più solerti, giraviti, martelli, spezzoni di fil di ferro ed affini. Venne poi il turno ad agente unico, ottimo preludio per parlare da soli. Lunghe interminabili ore in solitudine, guardando attentamente la linea ed i segnali, ma Tullio era abituato a centellinare le parole, pur riuscendo ad essere di buona compagnia. Considerati gli anni di servizio, avrà percorso più volte la distanza lunare.
Tre o quattro volte ha giurato fedeltà alle Leggi dello Stato. Non sarebbe stato necessario; aveva il senso del Dovere.