
La terra trema. La terribile onda d’urto che ha investito il centro Italia, quasi certamente, continuerà a seminare terrore e distruzione.
Per chi ha avuto modo di vivere l’esperienza del terremoto, le parole sono inutili.
Nel 1927, nasceva la provincia di Rieti; i comuni di Accumoli e Amatrice, già in provincia dell’Aquila, aprono l’elenco (in ordine alfabetico) delle nuove pertinenze territoriali.
Negli anni recenti, la presunta scarsa attenzione verso le esigenze del territorio ha prodotto ondate secessioniste e movimenti di protesta. Ciò detto, non intendo addentrarmi nei meandri della gestione socio-economica delle zone economicamente depresse, ma semplicemente notare che i disastri che colpiscono territori non particolarmente ricchi, pesano più che altrove.
Avendo già avuto modo di occuparmi del territorio, caro alla memoria dei nostri “Patrioti della Maiella”, ripropongo uno stralcio.
M.D.

Agli amici dei territori colpiti dal sisma, esprimiamo i sensi della nostra partecipazione ai loro lutti e il nostro fraterno affetto.
Abstract da: IL CASTIGATORE DI PIAZZA GARIBALDI (già Piazza Maggiore) Sulmona
di Antonio Bonitatibus
[...] La Banda si riorganizzò a Sulmona contando il numero di circa trecento volontari, e forte di questa consistenza espresse al comando alleato la volontà comune di combattere al loro fianco per contribuire a cacciare dall’Italia i tedeschi che intanto si ritiravano dall’Abruzzo. La richiesta fu accettata (20 giugno): poi, arrivarono i camion alleati, caricarono tutta la Banda per trasferirla a ridosso dell’esercito tedesco. Prima tappa a L’Aquila (21 giugno), seconda ad Amatrice (22 giugno), terza ad Accumoli (23 giugno) in provincia di Rieti: eravamo ormai a ridosso dell’esercito tedesco.
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