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150° anniversario di fondazione dell’Esercito PDF Stampa E-mail

L'Esercito Italiano il 4 maggio festeggia il 150°Anniversario della sua fondazione. Nel 1861, dopo la nascita del Regno D'Italia a marzo, il Ministro della Guerra Manfredo Fanti il 4 maggio decretò la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell' Esercito Italiano.

 

Messaggio del Presidente Napolitano Torino - 04/05/2011


Il Presidente Giorgio Napolitano alla celebrazione del 150° anniversario della costituzione dell'Esercito Italiano


C o m u n i c a t o


Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata, Giuseppe Valotto, il seguente messaggio:


"In occasione del 150° anniversario della costituzione dell'Esercito Italiano, il mio pensiero va alla bandiera della Forza Armata, simbolo di unità, onore e valore militare, ed ai soldati di ogni grado, arma e specialità caduti per la difesa della patria e per la salvaguardia delle sue Istituzioni. Sin dalla sua nascita il 4 maggio 1861, nel corso del travagliato processo di unificazione del Paese e, successivamente, nelle drammatiche vicende che hanno condotto al suo consolidamento nelle istituzioni repubblicane, l'Esercito è stato, per gli italiani, interprete di un comune sentimento nazionale, fattore di coesione e costante esempio di tenacia e generosa determinazione. Venute finalmente meno, negli anni più recenti, le divisioni intraeuropee e la contrapposizione tra i blocchi, la Forza Armata ha assunto, con il crescere dell'interconnessione e dell'interdipendenza tra i popoli e il conseguente superamento del concetto di difesa dei confini per la sicurezza nazionale, un ruolo fortemente innovativo e qualificante negli scenari di crisi che insorgono in aree esterne al nostro Paese. Oggi, l'Esercito concorre, in ambito ONU, UE e NATO, ad interventi di pacificazione e stabilizzazione di complesse situazioni conflittuali in cui vengono violati i diritti umani più elementari e sono posti a rischio la sicurezza comune e lo sviluppo globale. Grazie alla professionalità ed alla dedizione dimostrate nelle numerose missioni di cui è stato ed è protagonista, l'esercito è divenuto, insieme alle altre Forze Armate, strumento essenziale della comunità internazionale a garanzia del rispetto di principi e regole condivisi, in una concreta prospettiva di crescita e di cooperazione tra i popoli. Ufficiali, Sottufficiali, volontari e personale civile, siate orgogliosi di far parte di questa prestigiosa istituzione, che quest'anno celebra con l'Italia il suo 150° compleanno. A voi tutti giungano, in questa speciale giornata, il saluto e l'augurio dei cittadini e i miei personali, unitamente al ringraziamento per lo straordinario contributo di opere e di ingegno che mettete quotidianamente al servizio del Paese.


Viva l'Esercito, viva le Forze Armate, viva l'Italia!".


Roma, 4 maggio 2011

Saluto del Ten. Col. Filippo Angelucci, Comandante del 57° Btg. “ABRUZZI”

 

 

 

Oggi 4 Maggio 2011 ricorre la Festa dell’Esercito nel giorno del suo 150° anniversario.
 

 

Porgo un caloroso benvenuto a Rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma che con la loro presenza, ancora una volta, ci dimostrano la loro vicinanza ed il loro affetto.
Permettetemi di ricordare un anniversario altrettanto importante, forse più di quello di oggi; il 16 aprile scorso è il 57° Rgt. che ha compiuto 150 anni. Infatti in quella data il 57° Reggimento, unitamente al gemello 58°, entrava a far parte della Brigata “ABRUZZI”.
Un riverente saluto alla nostra Bandiera di guerra che ho l’onore di custodire da più di due anni.
Nella giornata odierna si rinnova da parte nostra, vostra e di tutti gli abitanti di questa meravigliosa città, la certezza che il 57° Btg. avrà lunga vita nelle menti e nei cuori.
Il mio pensiero va ai Caduti di oggi e di ieri che durante le guerre e nelle operazioni di pace si sono immolati indossando questa gloriosa uniforme per assicurarci un futuro migliore.
In questa breve ma sentita celebrazione, in nome di quegli Eroi il cui ideale migliore è oggi incarnato nelle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, voglio esortate Voi tutti ad ispirarvi a quegli ideali affinché possiate sempre operare con passione e dedizione con spirito migliorativo per questa nostra gloriosa istituzione.


Gabriele D’Annunzio scrisse: “l’Abruzzo è una terra ricca di lavoro e di passione, di storia e di ideali”.


 


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