Relazione Troilo Stampa

 

“GRUPPO PATRIOTI DELLA MAIELLA”

SOMMARIA RELAZIONE

SULLE AZIONI BELLICHE SVOLTE DAL GRUPPO SUL

 FRONTE DELLA ROMAGNA - (OTTOBRE – DICEMBRE 1944)

 

     Incalzando sempre il nemico dal fiume Sangro alla dura battaglia di Pesaro ininterrottamente dal 5 dicembre 1043 al 31 agosto 1944, i Patrioti della Maiella hanno scritto per la storia della nuova Italia una pagina di superbo eroismo.

30 morti, 5 prigionieri, 53 feriti, di cui vati mutilati, costituiscono il bilancio glorioso da me già ricordato del primo periodo di azioni belliche svolte a fianco delle truppe Alleate.

     Poi riposo e riorganizzazione.

     La vecchia Banda aumenta notevolmente il suo organico: «anziani» e «nuovi» fraternizzano e dopo un periodo di addestramento il Gruppo riprende in cooperazione col 2° Corpo Polacco (VIII Armata) le sue azioni di guerra.

 

     Il 20 novembre, dato il cambio ad alcuni reparti polacchi, i Patrioti della Maiella prendono posizione su uno dei più impervi settori dell’Appennino Romagnolo.

     Il 23 e il 24 novembre la prima aspra battaglia con l’assalto e l’occupazione di Monte Castellaccio. La fulminea azione portata a termine con valore e con audacia senza pari, sorprende il nemico e riscuote il plauso e l’ammirazione dei Comandi Alleati del Settore.

 

    Nei giorni successivi vengono occupati Pietramore, Monte Ceparano, Cettignola, Palazzina, Monticino, Bicocca ed altre posizioni dominanti, strenuamente difese dal nemico. Il 1° dicembre i Patrioti della Maiella iniziano l’attacco a Brisighella che viene occupata nei successivi giorni 3 e 4 dopo una battaglia accanita. Brisighella è conquistata a gloria esclusiva dei Patrioti della Maiella. E l’avanzata prosegue senza soste e si estende con l’occupazione di tutte le alture a nord est e a nord ovest della città.

     Il fango, più dell’altro nemico ostinato ed estenuante, le mine disseminate dovunque, e spesso collocate in anfratti impensabili, la nebbia, la pioggia insistente, i fiumi Lamone, Sintria e Senio in piena, più volte guatati con l’acqua fino alla gola, Monte Mauro, Monte della Volpe, asperrimi, disperatamente difesi dal nemico e conquistati d’assalto testimoniano i sacrifici e l’eroismo dei miei Patrioti, di questi valorosi ragazzi venuti dalle balze della montagna Madre e portatisi nel cuore dell’indomita Romagna, da dove proseguiranno sino alle Alpi, pur se non avranno più scarpe, pur se rimarranno con gli abiti a brandelli, perché dal loro esempio, dal loro sacrificio, dal loro sangue germogli il seme fecondo della rinascita e della ricostruzione della Patria.

     Ottobre - dicembre 1944: in questo breve e violento ciclo di operazioni di guerra i Patrioti della Maiella hanno rinnovato le epiche gesta compiute dal Sangro a Pesaro cogliendo nuovi allori e gloria dell’Italia; 15 caduti, un disperso, 44 feriti si aggiungono alle precedenti perdite e rappresentano il bilancio luminoso ed eroico di questo secondo ciclo di azioni di guerra.

     In data 18 corrente, dopo l’occupazione dei contrafforti di Monte Mauro e di Monte della Volpe che determinava la caduta e la liberazione della nostra bella e disgraziata Faenza, il Comandante della 1a Brigata Fucilieri Carpati mi ha rimesso la lettera che riproduco integralmente nella traduzione italiana:

 

          Sig. Comandante Brigata Maiella.

     Alle azioni di guerra dall’ottobre al dicembre 1944 combattute sui fiumi Lamone, Sintria  e  Senio nella cornice  della 1a Brigata Fucilieri Carpati, ha preso parte l’Italiana “Brigata Maiella”. Dislocata alla sinistra del Settore della 1a Brigata Fucilieri Carpati la Brigata Maiella ha avuto parecchi e bei successi in condizioni difficilissime di terreno, occupando, tra le altre, molte ed importanti quote e località come Castellaccio, Bicocca, Brisighella, Monte Rontana, Monte Sacco, Monte Mauro, Monte della Volpe etc... Affermo che in queste azioni i soldati della “Brigata Maiella” hanno dimostrato il più alto valore nel combattimento, morale altissimo e bravura militare, consapevoli della finalità del combattimento e del sacrificio in difesa della vera libertà delle Nazioni e dell’Uomo.

     I soldati della “Brigata Maiella” sono degni successori della tradizione dei loro padri che combatterono sul Monte grappa, al Piave e a Vittorio Veneto e dei loro antenati che lottarono per la libertà e la Democrazia sotto Giuseppe Garibaldi. Le battaglie comuni sono storicamente collegate alla fraternità d’armi Polacca-Italiana, quale magnifica incarnazione dei più puri eroi combattenti per la libertà della Polonia nell’anno 1863, come il Colonnello Francesco Nullo, Stanislao Becchi e molti altri. Salutando i soldati della “Brigata Maiella” auguro ad essi nuovi e bei successi nel combattimento e principalmente che il loro puro patriottismo e l’amore per la libertà apportino alla loro bella Patria vera libertà e felicità.

  

     Le parole di alto elogio contenute nella lettera su ricordata costituiscono il riconoscimento dell’attività bellica svolta dai patrioti della Maiella in un difficile settore del fronte e in una situazione di assoluta inferiorità e confermano ancora una volta, attraverso i sacrifici affrontati e sopportati con indomita fierezza, la purissima fede e il superbo valore di questi umili prodi e ignorati difensori d’Italia.

     Sia pace e gloria agli eroici Caduti che addito all’ammirazione e alla riconoscenza di tutti gli Italiani degni di tanto nome.