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Associazione Nazionale "Brigata Maiella"

MEDAGLIA D'ORO AL Valor Militare

Sezione SULMONA - VALLE PELIGNA

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RIOLO TERME - FIUME SENIO - Gennaio 1945 PDF Stampa E-mail

18 Gennaio - Torniamo al fronte dietro Monte Mauro dando il cambio agli scozzesi. - 3a Compagnia 2° Plotone a casa Crivellari.
21 Gennaio – Pattuglia di 8 uomini per avvicinarci al fiume. Obiettivo Casa Trinzano. Raggiungiamo Casa Pridella presidiata da un plotone della I Compagnia, iniziamo la discesa verso Casa Trinzano, constatiamo che non ci sono occupanti: evidentemente sono attestati al di la del fiume. Stiamo rientrando verso Casa Pridella e sentiamo in quella direzione raffiche di armi automatiche sia nostre che tedesche; a circa 100 metri dalla casa ci fermiamo disponendoci sulla neve a semicerchio pensando che gli attaccanti, ritirandosi, possano cadere sotto il nostro tiro. Questo non avviene e dopo pochi minuti riprendiamo il cammino.

 

Giunti a Casa Pridella apprendiamo e constatiamo che il Comandante Domenico Troilo ed il Tenente Davanzali sono rimasti feriti, un Compagno di Pescocostanzo giace morto a circa 20 metri dalla casa ed un altro Patriota della I Compagnia è stato ucciso.
Rientrati a Casa Crivellari, il 22 ci ordinano di prepararci per la notte per prendere posizione a Casa Trinzano. Raggiungiamo la casa ed è in buona condizione; ha un angolo danneggiato dalla parte del fiume e in una stanza troviamo uno strato di circa 50 cm. di grano. Sul muro apro un varco dove piazzo il mio Bren Gun.


Passano i giorni senza novità; le notti, nostre pattuglie di tre uomini arrivano fino al fiume. Oltre il fiume ci sono altre case occupate dai tedeschi, a circa 200 m. dalla nostra postazione.

31 Gennaio – Sono circa le nove e scatta l’allarme. Corro al mio Bren Gun, apro il fuoco e dopo qualche minuto un colpo di bazooka arriva sul muro accompagnato da una luce accecante; continuo a sparare e arriva un secondo colpo. Sparo ancora per circa un minuto, poi lascio l’arma al mio portamunizioni per correre al pianterreno dove abbiamo la radio, poiché abbiamo il lato sinistro della casa senza difese. Chiamo Casa Pridella, dove c’è un Tenente dell’artiglieria inglese che ci appoggia, per chiedere di aprire il fuoco sulla zona alla nostra sinistra. Risponde Mascitti di Rocca di Mezzo che fa da interprete ed in dialetto molto stretto gli chiedo di far aprire il fuoco alla nostra sinistra; Mascitti chiede di ripetere la richiesta. Il Comandante Ettore Troilo ha intercettato la mia richiesta e dice che invierà rinforzi ma gli chiedo di non farlo, perché potrebbero cadere sotto il fuoco d’artiglieria e poco dopo, capto un’altra nostra comunicazione cifrata -“il cavallo corre”- a cui segue l’inizio del fuoco della nostra artiglieria. Dopo qualche minuto, sento dalla radio che Castel di Sangro è stato rifornito di viveri dagli aerei.
Il pomeriggio del giorno seguente, attraverso la radio, i fascisti ci invitano a passare con loro per difendere l’onore della Patria; rispondo:”quale Patria state difendendo, Hitler ha già annesso Trieste, Friuli e Alto Adige”.

7 Febbraio – Con il favore di una fitta nebbia, arriva il cambio della Divisione “Friuli” con al comando un Tenente che chiede del comandante per le consegne. Mi presento per dargli informazioni utili e raccomandandogli di non fare postazioni esterne; lui risponde dicendo bruscamente che non ha bisogno di suggerimenti. Saluto e approfittando della nebbia che ancora ci avvolge risalgo con il mio gruppo fino a Casa Pridella.


Wladimiro Putaturo
 

 


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