Vincenzo Tirone Stampa

Sembra ieri, eppure, ahimé è trascorso già un anno da quel 3 gennaio del 2010 quando mi raggiunse la notizia che Vincenzo Tirone, cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e valoroso patriota della Brigata Maiella, si era spento nell’ospedale di Sulmona dopo una breve malattia. Con lui persi un fedele e prezioso collaboratore che mi aveva sempre accompagnato nelle tante manifestazioni celebrative poste in essere per difendere e alimentare i valori ideali della Resistenza alla quale aveva attivamente partecipato. Il ricordo di quel triste evento oggi mi porta a rivivere il 31 gennaio del lontano 1963, quando si costituiva, in Roma, per iniziativa di vari patrioti ivi residenti e in particolare del Dott. Enzo Sciuba, del Professor Tommaso Cicchini e del dottor Roberto Cecchetelli, l’Associazione Nazionale ex combattenti del Gruppo Patrioti della Maiella che in breve tempo creò nelle città e nei paesi dell’Abruzzo le varie sezioni di cui la più attiva fu quella di Sulmona, da me presieduta.
Ricordo quei giorni lontani quando Tirone si mise con entusiasmo a mia disposizione per iniziare anche la sua opera di proselitismo tra i reduci della Maiella, riuscendo a contattarli tutti, raggiungendoli con una vecchia Lambretta, nei casolari, nelle contrade, nei paesi della Valle Peligna e ovunque pensava di poterli rintracciare. E con il suo aiuto la sezione di Sulmona divenne anche la più attiva in Abruzzo, non soltanto per il numero dei suoi patrioti che avevano operato nelle file della nostra formazione partigiana e per il notevole contributo di valore e di sangue da essi offerto, ma anche perché questa nostra città aveva sentito l’esigenza e l’orgoglio di intestare una piazza alla Brigata Maiella e ben tre strade ai patrioti Oscar Fuà, Renzo Sciore, e Amleto Contucci caduti combattendo contro i nazi-fascisti.
Fu una sezione che collaborò attivamente con l’Associazione Nazionale da cui dipendeva, per la costruzione del Sacrario di guerra in Taranta Peligna, ardentemente voluto dal Comandante Ettore Troilo per custodirvi le spoglie dei cinquantacinque eroici nostri caduti per la libertà.
Fu una sezione che operò anche a fianco dell’Amministrazione Comunale di Sulmona, retta dall’allora sindaco Gen. Ruggieri, nella solenne cerimonia del 2 Maggio 1965 per la consegna dell’allora Ministro della Difesa Giulio Andreotti, della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla nostra bandiera di guerra, conferita dal Presidente della Repubblica in data 14 novembre 1963. Fu un avvenimento di portata storica alla presenza di alte cariche dello Stato, di parlamentari, di rappresentanti delle Forze Armate, di associazioni combattentistiche e d’arma, di una enorme folla osannante e del Reggimento di Fanteria della Divisione Acqui, di stanza a Sulmona e reduce dall’eccidio di Cefalonia, per gli onori militari alla nostra bandiera di guerra che portammo vittoriosa dalla Majella Madre fino a Pesaro, a Brisighella, a Bologna e ad Asiago.
E Tu, patriota Vincenzo Tirone, eri fiero della tua oscura fatica operata in silenzio per riunire attorno a noi quanti si erano allontanati, dopo il congedo del 15 luglio 1945 a Brisighella, e dispersi per le più diverse direzioni della vita. Tu sei asceso da appena un anno nelle sfere misteriose dell’eternità e non resta tra noi che la tua cara memoria.
Ora sei insieme ai nostri caduti, al comandante Troilo, agli uffciali e patrioti della nostra Maiella che sono andati avanti e sono tutti già entrati nella storia immortale dei valorosi.