Relazione sulla costituzione e sulle azioni militari Stampa

RELAZIONE SULLA COSTITUZIONE E SULLE AZIONI MILITARI

SVOLTE DAI "PATRIOTI DELLA MAIELLA"

 

     Al movimento aderirono circa 350 uomini, quasi tutti reduci di altre guerre. Molti furono anche i giovani, che in pochi giorni si addestrarono alle armi allineandosi coi veterani, tutti anelanti di potersi misurare coi tedeschi, che nella zona montana compresa tra i fiumi Sangro ed Aventino, sino agli Altipiani di Roccaraso e della Stazione di Palena, avevano fatto orribile scempio di tutti e di tutto, uccidendo donne e bambini, civili inermi, incendiando interi paesi, saccheggiando beni, razziando uomini ed animali. Su tali orrendi delitti e sulle devastazioni compiute mi riprometto di fare, a suo tempo, altra dettagliata relazione.

 

     Perché l'iniziativa non naufragasse sul nascere, dovetti affrontare e risolvere con infinita pazienza e con non lieve e facile lavoro le gravi difficoltà che si presentarono: vettovagliamento dei patrioti inquadrati, equipaggiamento, assistenza alle loro famiglie, che, rimaste prive degli uomini corsi alle armi, lontane dalle loro case e dai loro beni, avevano bisogno di ogni sorta di cure.

   

  Al vettovagliamento e all'equipaggiamento dei patrioti provvide il Comando inglese, ma purtroppo sempre in misura assai ridotta, tanto che dovetti io intervenire, erogando del mio, per integrare le deficienze ed eliminare, in tal modo, malumori e lagnanze che avrebbero potuto incrinare la compagine e fiaccare gli entusiasmi.

     Completati così gli organici dei primi plotoni, si iniziarono subito le operazioni militari, prima nei settori di Civitella Messer Raimondo, Lama dei Peligni, Gessopalena, Torricella Peligna e poi nelle zone di Montelapiano, Fallo, Pizzoferrato, Montenerodomo e Colledimacine.

     Da allora ad oggi con intense azioni di pattugliamento e di rastrellamento i paesi e le campagne di Civitella Messer Raimondo, Lama dei Peligni, Gessopalena, Torricella Peligna, Fallascoso, Montelapiano, Fallo e Quadri, sono stati, per opera dei patrioti, definitivamente liberati dai tedeschi, mentre sono tuttora in azione i plotoni dislocati a Lama dei Peligni, a Torricella Peligna ed a Fallascoso.

     Mentre, con altra relazione, mi riservo di esporre quanto è stato fatto dai miei volontari nelle medie e nelle alte Valli dell'Aventino e del Sangro, ritengo opportuno soffermarmi, per ora, sull'azione di Pizzoferrato, che è stata la più cruenta di tutte le altre, e in cui i patrioti hanno dato fulgida prova di eroismo e sacrificio, specie se si consideri che sempre esiguo è stato l'apporto dell'Esercito Alleato nelle operazioni Militari e che i patrioti hanno partecipato alle operazioni stesse in situazione di assoluta inferiorità, particolarmente per quanto si riferisce al loro equipaggiamento.

CASOLI (Chieti), 23 Febbraio 1944

Ettore Troilo­