25 Aprile 2017: LE CERIMONIE NELLA VALLE PELIGNA Stampa
Venerdì 28 Aprile 2017 00:34

Anche nella Valle Peligna i cittadini hanno festeggiato nelle strade e nelle piazze il 25 aprile 2017, giorno in cui ricorre l’anniversario della Liberazione dell’Italia dai Nazi-fascisti.

Le cerimonie più importanti, alle quali hanno partecipato i patrioti della Brigata Maiella ancora in vita, sono state quelle di Sulmona, Pratola Peligna e Pacentro. In una giornata stupenda con i numerosi cittadini che hanno assistito con grande partecipazione, emozione ed entusiasmo, sono state ricordate la Resistenza e la Liberazione che hanno portato alla Costituzione della Repubblica Italiana.

 

1. SULMONA

 

2. PRATOLA PELIGNA

La cerimonia, religiosa e civile, si è svolta nel GIARDINO BRIGATA MAIELLA (ex Villa Comunale), in una splendida cornice naturale e di pubblico commosso ed emozionato. Alla presenza delle autorità civili e militari, del Sindaco e Amministrazione comunale al completo con il gonfalone, delle Associazioni combattentistiche e d’arma e di un nutrito gruppo di componenti dell’Associazione Brigata Maiella di Sulmona e Valle Peligna.

Il parroco di Pratola, padre Renato Frappi, ha celebrato la Messa. Nell’omelia, il parroco ha evidenziato come il significato e il senso civile della Liberazione dell’Italia siano strettamente collegati a quelli religiosi partendo dalla Liberazione dell’uomo da parte del Cristo Redentore alla Madonna della Libera, venerata a Pratola, che nel Cinquecento ha liberato i cittadini dal colera.

Alla cerimonia religiosa è seguita quella civile con gli interventi commemorativi da parte del V. Presidente dell’Associazione Nazionale Brigata Maiella, Sezione di Sulmona e Valle Peligna, Vincenzo Pizzoferrato, e del Sindaco di Pratola, Antonio De Crescentiis.

Il rappresentante dell’Associazione, dopo aver ringraziato i cittadini presenti, le autorità civili e militari, il parroco di Pratola e il Sindaco e l’Amministrazione comunale che hanno voluto la cerimonia di commemorazione nel giardino intitolato alla Brigata Maiella, ha ripercorso i momenti cruciali della fine della seconda guerra mondiale quando la voglia di riscatto ha pervaso l’inerme cittadino a brandire le armi e scacciare l’invasore tedesco mettendo concreta fine al regime fascista. Nel contesto della lotta di Liberazione la Brigata Maiella, fondata dall’avv. Ettore Troilo, ha recitato una parte fondamentale partecipando alle operazioni belliche insieme agli alleati. A Sulmona e nella Valle Peligna, appena liberate, la Brigata Maiella da gruppo di partigiani è diventata un regolare corpo combattente militarmente organizzato, che facendo arretrare i tedeschi verso il nord dell’Italia ha liberato Bologna e si è spinta fino a Iesolo.

Alla Brigata Maiella hanno aderito 110 giovani volontari Pratolani che si sono distinti con onore; cinque di essi furono uccisi in battaglia. In un rispettoso e commosso silenzio, sono stati letti i loro nomi e quelli dei feriti e dei decorati.

L’oratore ha, quindi, letto le motivazioni della concessione della Medaglia d’oro alla Brigata Maiella (in Italia, il più alto e unico riconoscimento concesso a una formazione militare combattente nata da gruppi di partigiani) ed ha chiuso l’intervento con la famosa epigrafe dettata da Pietro Calamandrei, amico del comandante Ettore Troilo, in occasione della liberazione di Albert Kesserling che ebbe il coraggio di dire, nella sua Baviera, che gli italiani dovevano erigergli un monumento per il suo comportamento durante l’occupazione:

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

Appena dopo è intervenuto il Sindaco di Pratola, Antonio De Crescentis. Egli, con sentite e appassionate parole, ha rimarcato ulteriormente l’importanza della ricorrenza che, in questo periodo particolare, deve risvegliare i sentimenti e l’orgoglio degli italiani onorando coloro che hanno sofferto e si sono sacrificati per la liberazione dell’Italia. Se oggi i cittadini godono sella libertà e della democrazia lo devono proprio a loro ed è opportuno che i giovani si approprino di questi ideali; e bene ha fatto l’Amministrazione comunale a intitolare l’area verde più bella e frequentata di Pratola (l’ex villa comunale) alla Brigata Maiella alla quale hanno aderito, lottando contro l’invasore, tanti giovani pratolani.

La cerimonia si è conclusa con la deposizione della corona di alloro alla targa d’intestazione della villa alla Brigata Maiella mentre veniva intonato l’inno nazionale e suonato il silenzio.

 

3. PACENTRO.

In questo bellissimo paese della Valle Peligna, presso il monumento ai caduti della Brigata Maiella, posto in una delle più frequentate aree verdi di Pacentro, si è svolta nel pomeriggio del 25 aprile la cerimonia di commemorazione della lotta per la Resistenza e la Liberazione dell’Italia.

(foto MariaTrozzi)

Da Piazza del Popolo è partito il corteo con tanti cittadini (donne, uomini, giovani e ragazzi) le autorità civili, militari e religiose, il Sindaco e gli amministratori comunali con il Gonfalone, le associazioni combattentistiche e d’armi, con bandiere e labari, uno degli ultimi Patrioti viventi, Raffaele Di Pietro, una consistente rappresentanza dell’Associazione Nazionale Brigata Maiella, Sezione di Sulmona e Valle Peligna ed ha raggiunto il monumento ai caduti della Brigata Maiella.

Alla cerimonia era presente anche il Procuratore della Repubblica di Sulmona, dott. Franco Bellelli.

Dopo l’inno nazionale e la deposizione della corona di alloro, ha preso la parola, il Sindaco, dott. Guido Angelilli che ha ringraziato le autorità civili, militari e scolastiche, il Procuratore della Repubblica, l’Associazione Brigata Maiella, le Associazioni combattentistiche e d’armi, le scolaresche e i tanti cittadini presenti.

Il primo cittadino, nel suo intervento chiaro e preciso, ha richiamato i valori della Resistenza e della Liberazione attualizzandoli al momento in cui viviamo e ha ricordato il contributo dato dai patrioti della Brigata Maiella alla lotta per la libertà e la democrazia, menzionando il patriota di Pacentro Mario Silvestri che morì nella battaglia di Pizzoferrato.

(foto Maria Trozzi)

E’ seguito l’intervento del Procuratore della Repubblica.

Il dott. Bellelli, davanti al numeroso pubblico interessato e attento, ha espresso con semplicità concetti di grande profondità, non solo giuridica ma anche storico-culturale. In particolare ha messo in evidenza come la lotta per la libertà e la democrazia sia stata la riappropriazione della dignità da parte dei cittadini, compromessa dal fascismo e dall’occupazione tedesca, e sia stata il principale fondamento della Costituzione Italiana. A tale proposito il magistrato ha ricordato quanto scrisse Pietro Calamandrei, uno dei fondatori della Repubblica:

 

“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione”.

 

 Dopo gli interventi commemorativi è seguito un momento gioioso con la premiazione delle scolaresche che hanno partecipato al 3° concorso “INSIEME ALLA BRIGATA MAIELLA… SULLE ALI DELLA LIBERTA’”. Sono stati premiati:

1. La classe 3a C- Istituto Comprensivo di Popoli – Scuola Secondaria Grado 2° “Di Pillo”;

2. La classe 5a A – Scuola Primaria San Giovanni Bosco – Istituto Comprensivo 4 Pescara;

3. La classe 2a – Istituto Comprensivo Palena Scuola Secondaria Primo Grado – prof.ssa Martinelli Maria;

4. La classe 2a C– Scuola Secondaria 1°Grado – Istituto Comprensivo “Gabriele Tedeschi” Pratola Peligna;

5. La Scuola dell’Infanzia di Pacentro;

6. La classe 2a – Istituto Comprensivo “Capograssi - Mazzini” Pacentro.